Salve a tutti,

Nei giorni scorsi abbiamo fatto una passeggiata virtuale alla Villa dei Quintili, nel Parco dell’Appia Antica, oggi iniziamo un percorso poco più ad est di Roma, sull’altro versante della via Appia Nuova, nello spazio compreso tra essa e la via Tuscolana, una zona ricca di antiche tracce in un parco dedicato a questi enormi Acquedotti.

Oltre ad essere uno dei più grandi e suggestivi spazi verde della Capitale, il Parco degli Acquedotti era un crocevia idrico di Roma Antica, quì si affiancavano ben 6 delle 11 reti a servizio della città, addirittura incrociandosi come nel caso della Torre del Fiscale. Il territorio è attraversato dalla Via Latina Antica e dal Fosso dell’Acqua Mariana.

Tornando agli acquedotti, quì è possibile trovare le tracce di quello dell’Acqua Iulia (33 a.C.), dell’Acqua Tepula (125 a.C.), l’Anio Vetus (270 a.C.), dell’Aqua Marcia (144 a.C.), l’Anio Novus (52), del’Aqua Claudia (47) e l’Aquedotto Felice (1585).

Nella foto a lato una porzione dell’Acquedotto Claudio, uno dei più importanti dell’Antica Roma. Fu iniziato nel 38 d.C. dall’Imperatore Caligola e terminato da Claudio nel 52 benché nel 47 fosse già attivo.

L’Acquedotto Claudio raccoglieva l’acqua dalle sorgenti Curzia e Cerulea, situate tra Arsoli e Marano Equo nell’alta Valle dell’Aniene.

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La seconda parte del viaggio nel Parco degli Acquedotti incontra la struttura dell’Aqua Tepula, l’ultimo di età repubblicana, datato 125 a.C.

Il nome era dovuto alla temperatura dell’acqua che si aggirava sui 16 gradi alle sorgenti, site nella zona tra Grottaferrata e Marino, note ancora oggi come Pantanella e Acqua Preziosa.

In principio il suo tragitto era completamente sotterraneo, servendosi anche delle strutture dell’Aqua Marcia.

Dopo la ristrutturazione, datata 33 a.C., il condotto fu fatto confluire in quello della Iulia appena costruito.

La portata di questo acquedotto è sempre stata molto ridotta (circa 7.885 m3/giorno) tanto da essere successivamente collegato ad una diramazione dell’Aqua Marcia e poi all’Anio Novus fino a raggiungere la portata di 18.467 m3/giorno, circa 200 litri al secondo.

Adesso scopriamo la via Latina Antica, la strada romana che da Porta Capena si dirigeva per 200km a sud est attraversando proprio il Parco degli Acquedotti prima poi i monti Lepini, Ausoni e Aurunci, poi le valli dei fiumi Sacco e del Liri Garigliano, terminando a Casilinum (Capua).

A differenza delle altre strade romane non porta il nome del costruttore, avendo un’origine antecedente e forse utilizzata già in epoca preistorica e gli Etruschi la usarono per colonizzare la Campania tra il VIII e il VI sec a.C.

Sul nome esistono due ipotesi:
1. Il collegamento con la fine della guerra latina (338 a.C.)
2. Il collegamento con il mons Albanus (monte Cavo), dove sorgeva il tempio di Giove Laziale, principale luogo di culto dei Latini.

Ha assolto la funzione di collegamento tra Roma e la Campania prima della costruzione della via Appia.

Il suo tragitto attraversava le antiche località di Anagnia (Anagni), Ferentinum (Ferentino), Frusino (Frosinone), Fabrateria Vetus (Ceccano), Fragellae, Aquinum (Aquino), Casinum (Cassino), Rufrae (Presenzano), Teanum Sidicinum (Teano), Cales ed infine Casilinum (Capua).

E’ innanzitutto necessario precisare che il Parco è compreso in territorio urbano e dotato di sentieri sterrati che si snodano dalla via delle Capannelle a via del Quadraro collegandosi anche con l’adiacente Parco di Torre Fiscale creando un itinerario unico.

Vi consiglio un abbigliamento sportivo per una piacevole camminata o per una passeggiata in Mountain Bike.

L’accesso più comodo è quello a ridosso di via Lemonia, vicino alla chiesa di San Policarpo nel quartiere Appio Claudio – Cinecittà.

E’ facilmente raggiungibile con la Metropolitana linea A, fermata Giulio Agricola o Subaugusta (per Parco di Tor Fiscale fermata Porta Furba).

Il parco risulta accessibile a persone con ridotta mobilità essendo tutto a raso.

Non consiglio, per ovvi motivi, di andare nelle giornate piovose o immediatamente dopo.

Particolarmente suggestive, oltre alle rovine, sono le ore del tramonto (in foto) e, per chi è appassionato, le vicine linee ferroviarie percorse da numerosi treni nell’arco di tutta la giornata.

Potete trovare altre info sul sito del Parco degli Acquedotti di Roma all’indirizzo www.parcodegliacquedotti.it .

Buona passeggiata 🙂